IN UN MOMENTO

In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose.

DINO CAMPANA

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S.D.

Credo che lei fosse molto di più di una semplice aspettativa, e molto meno di una banale richiesta: lei era è basta! Non era nient’altro che una sensazione, era quella sensazione che si prova in pieno inverno, quando fuori il freddo è pungente e il vento ti taglia le labbra, non parli e non domandi per non ferirti, per non lacerarti l’anima, chiuso in casa, il suo calore, il riscaldamento che gira a pieno ritmo, lo scroscio della pioggia si confonde con le gocce della doccia bollente che ti ritemprano, sdraiato nel letto ti crogioli mentre guardi un bel film, sorseggi una tazza di cioccolato calda-incandescente, pensi che hai tutto, e pensi a niente, pensi che non ti serva altro, sei in pace!
era la serenità di un’alba, il conforto di un abbraccio insperato, l’affetto da troppo tempo cercato, e mai realmente trovato, affetto centellinato non per avarizia ma per paura, era la voglia di vivere ogni momento.
Ma lei era anche la maglia di lana che ti pizzica la pelle bagnata di sudore, un sottile tormento, era una promessa elettorale, una scritta sulla sabbia, era il fastidio di una bugia o di una maldicenza inesatta, era una presa in giro, una voce che si rincorre nel mio cervello, era la fragilità e l’immaturità, era la stessa delusione dei bambini per il regalo mancato che tanto avevano desiderato, la malinconia di un tramonto, era un ossimoro, la sfuriata di un temporale estivo e il capriccio di una ripicca, era da proteggere e crescere, e da detestare e allontanare, era un sorriso spezzato, e una lacrima asciugata appena sgorgata.
Era solo una sensazione, una sensazione unica come tante, semplice ed ingenua come il sorriso di un bambino, la matita che disegna e colora la mia vita, ma anche il cambio del vento che annulla le certezze, la libertà di essere se stessi castrata in un gioco di costrizione, effetto domino ad incastro nella mia mente, resta come un ricordo in prigione…che sensazione!

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