LE CENTRALI NUCLEARI

In questi giorni si sente parlare tanto di un ritorno al nucleare in Italia, e a mio avviso si dicono un sacco di inesattezze.
Nel 1987 in Italia si votò un referendum che aboliva il nucleare in questo paese, i politici che sono a favore dell’apertura delle centrali nucleari sostengono che il risultato di quel referendum venne condizionato in modo forte dalla tragedia di Cernobyl, quindi molti italiani cavalcarono l’onda della paura e decisero di conseguenza, per questi politici oggi questa motivazione non è più valida, in quanto quella era una centrale vecchia fatta con tecnologie vecchie, oggi siamo alle centrali di terza generazione il rischio non esiste, in più sempre secondo loro, questa sarebbe energia pulita non inquinante e la paragonano a quella creata dai “termovalorizzatori”, mi stupisco come il ministro Scajola e il leader dell’UDC Casini non siano ancora stati insigniti con il premio Nobel alla fisica, e come loro tanti altri manager o uomini d’affari travestiti da politici che sostengono tutte queste teorie basate sul nulla, probabilmente hanno un tornaconto personale perché in tutto quello che dicono non esiste nulla di scientifico.
Economicamente costruire delle centrali nucleari non conviene, per diversi motivi, innanzitutto l’uranio è un combustibile che nel giro di 35\40 anni si esaurirà, la costruzione di una sola centrale costa dai 5000 ai 7000 miliardi di euro, quindi nasce la necessità di trovare delle banche che finanzino questo progetto, in Italia ne servirebbero una per regione, tenendo presente che dall’inizio dei cantieri fino alla chiusura degli stessi, ci andranno dai 10\15 anni, quindi queste benedette centrali di terza generazione saranno ormai vecchie perché esisteranno quelle di quarta generazione, in più tutte queste serviranno solo a ricoprire il 7% del fabbisogno nazionale, senza contare il fattore rischio, si perché la sicurezza delle centrali è calcolata in base ad un gioco delle probabilità, quindi chi sostiene che non esista il rischio d’incidenti, dice un’inesattezza, esiste poi il problema dello smaltimento delle scorie, in tutto il mondo non esiste un solo sito sicuro dove metterle.
Qualcuno vi dirà che in Francia grazie al nucleare l’energia costa meno, e che è la soluzione ideale per il piano energetico francese, in realtà tutti i costi rientrano nelle spese per il mantenimento dell’armamento nucleare, e le 59 centrali presenti coprono solo il 20% del fabbisogno francese, e per raffreddare i reattori c’è bisogno di tanta acqua, la Francia utilizza il 40% delle sue risorse idriche, se poi capita come qualche hanno fa che ci fu un’estate torrida e di conseguenza venne a mancare l’acqua, e diversi reattori dovettero essere spenti, gli anziani si trovarono senza energia per poter far funzionare i condizionatori, e qualcuno di loro non riuscì a passare l’estate.
In America l’ultima centrale venne costruita nel 1979, il presidente della Spagna Zapatero ha dichiarato che entro il 2011 tutte le centrali nucleari verranno chiuse, la strada da intraprendere è l’utilizzo delle energie rinnovabili, non inquinano, producono energia a basso costo perché ad esempio il sole è a disposizione di tutti, ma sopratutto è energia pulita, la Germania grazie al solare produce il 17% del suo fabbisogno, e pensando a questo stato di certo non pensi al sole, da noi in Italia oltre al sole potremmo utilizzare il vento ed il moto del mare, potremmo creare talmente tanta energia da poterla esportare, di conseguenza non saremmo più energicamente dipendenti come lo siamo ora.
In conclusione a mio avviso la strada da seguire è quella delle energie rinnovabili, e non quella delle centrali nucleari, rigassificatori e “termovalorizzatori”, tanto dannosi quanto inutili.



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